Consigli alimentari
 

CONSIGLI ALIMENTARI

Gli obiettivi che ci poniamo di raggiungere tramite l'alimentazione sono:

  1. riduzione delle calorie dei cibi in modo da regolarizzare il peso corporeo se eccedente;
  2. ridurre l'apporto di colesterolo con gli alimenti, evitando quelli che ne sono più ricchi (cervello, fegato, interiora, uova intere, cioè incluso il tuorlo, insaccati, eccetto prosciutto e bresaola, formaggi grassi, condimenti animali, burro incluso);
  3. rallentare l'assorbimento intestinale di colesterolo, consumando pasti abbastanza ricchi di fibre solubili (25-30 gr. al giorno di pectine e gomme contenute in frutta e legumi);
  4. tra i grassi privilegiare i monoinsaturi, contenuti nell'olio di oliva, e i polinsaturi contenuti nel pesce azzurro, salmoni e sgombri, olio di lino e frutta secca, specie le noci. È stato dimostrato, infatti, che il consumo di quattro o cinque noci al giorno riduce sensibilmente la concentrazione ematica di colesterolo LDL;
  5. ridurre sensibilmente tutti i carboidrati ad indice glicemico elevato come zucchero, dolci, gelati soprattutto se consumati a stomaco vuoto. Nei soggetti in sovrappeso o intolleranti al glucosio anche pane, pasta, riso, polenta e prodotti da forno devono essere consumati in misura contenuta, sempre utilizzando cereali integrali. A questo riguardo voglio ricordare che la quantità di carboidrati contenuta in 800 gr. al giorno di verdura e ortaggi e 400 gr. di frutta è già sufficiente per le esigenze del nostro organismo ed, in più, questi alimenti del regno vegetale contengono glucidi a basso indice glicemico, molto più salutari;
  6. alcolici: sembra che un bicchiere di vino rosso o una lattina di birra a pasto al giorno non sia dannoso per l'ipercolesterolemia, anzi farebbero aumentare il colesterolo buono.
  7. attenzione ai prodotti confezionati recanti sull'etichetta "grassi idrogenati". Generalmente si tratta di margarine o prodotti da forno, nemici dichiarati dei grassi polinsaturi. Come già è stato detto questi grassi polinsaturi, soprattutto gli omega 3, sono molto attivi sul metabolismo del colesterolo, favorendo la produzione epatica della frazione HDL in luogo di quella LDL quindi la perdita di una siffatta sostanza sarebbe un grave danno per il metabolismo del colesterolo.

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